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Libellula, prossimi passi

Libellula, prossimi passi

Hanno preso il via l’1 marzo, con l’incontro di presentazione ospitato dall’Università di Messina presso l’Aula Magna del Rettorato, le attività di “Libellula – laboratorio di monitoraggio civico”, l’iniziativa lanciata a Messina dall’associazione Parliament Watch Italia grazie al cofinanziamento della fondazione The Open Society Initiative for Europe e della no-profit tedesca MitOst.

Durante l’incontro sono stati presentati i primi passi del laboratorio Libellula, che consistono:
– nella costituzione di un primo nucleo di partecipanti;
– nell’individuazione di un’opera pubblica pilota intorno a cui sperimentare pratiche di monitoraggio civico, in particolare lo strumento del Patto di Integrità avanzato;
– nella pubblicazione dei dati del bilancio del Comune di Messina, in maniera chiara e comprensibile per tutti.

Inoltre, le organizzazioni della società civile Parliament Watch Italia, Transparency International Italia, ActionAid, Amapola, onData, Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto hanno illustrato percorsi sperimentali di promozione della trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza nelle politiche di spesa pubblica.
Le pubbliche amministrazioni presenti – Ministero per la Pubblica Amministrazione, Università di Messina, Comune di Palermo, Regione Siciliana – hanno mostrato disponibilità ad assumere impegni concreti per garantire la continuità di queste sperimentazioni, che saranno formalizzati nel Piano Italiano di Governo Aperto, in pubblicazione a metà di questo mese.

Il 15 marzo, sul sito libellulalab.it, che presenterà in dettaglio gli obiettivi del laboratorio e le attività previste per raggiungerli, saranno aperte le iscrizioni al laboratorio, ovviamente gratuite.

Con una mail a info@libellulalab.it si possono richiedere maggiori informazioni o una presentazione personalizzata del progetto Libellula.

Il video integrale del Primo Incontro di Libellula è disponibile sul canale YouTube del Laboratorio.

Nasce Libellula

Nasce Libellula

Venerdì 1 marzo, con inizio alle ore 15, l’associazione Parliament Watch Italia presenta alla cittadinanza, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina, “Libellula – laboratorio di monitoraggio civico”, esito del lavoro svolto negli ultimi anni.

Libellula è un laboratorio di monitoraggio civico della spesa pubblica locale, a cui partecipano cittadini, associazioni, le scuole e l’università, mezzi di comunicazione, tecnici e professionisti.

Il Laboratorio crea forme di effettiva trasparenza, apertura e collaborazione della pubblica amministrazione nei confronti della cittadinanza. Libellula raccoglie e restituisce dati e informazioni che, attraverso metodologie e strumenti informatici condivisi, permettono ai partecipanti di esercitare controllo sui processi di spesa pubblica e la costruzione di visioni di sviluppo.

Il Laboratorio ha il cofinanziamento della fondazione internazionale The Open Society Initiative for Europe e della no-profit tedesca MitOst.

L’apertura dei lavori del “Primo Incontro” di Libellula è affidata a: Giovanni Moschella, prorettore vicario dell’Università di Messina; Francesco Saija, presidente di Parliament Watch Italia; Giampaolo Cordiale, co-segretario generale della Camera delle Regioni del Consiglio d’Europa; Stefano Pizzicannella della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana.
La presentazione di “Libellula” sarà curata da Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia, Andrea Nelson Mauro dell’associazione onData, Carlo Vermiglio del dipartimento di Economia dell’Università di Messina.
Seguirà una sessione dedicata agli “esempi a cui guardare” in tema di monitoraggio civico, con i rappresentanti di Transparency International Italia, ActionAid, del progetto del MIUR “A scuola di Open Coesione” e dei territori in cui si stanno sperimentando pratiche di governo aperto, tra cui il Comune di Palermo, le Madonie e la valle del Fiume Simeto.
Nella parte finale dell’incontro, spazio agli interventi dei partecipanti finalizzati alla costruzione della comunità partner di “Libellula”, a cui hanno già aderito decine di soggetti locali.

Per partecipare al laboratorio, dopo l’1 marzo:
Puoi mettere a disposizione le tue competenze e partecipare alle attività di monitoraggio.
Puoi frequentare tutte o solo alcune delle attività del laboratorio.
Puoi segnalare il tuo interesse per avere maggiori informazioni su un tema specifico.
Puoi raggiungerci alle assemblee (saranno una ventina in due anni) per conoscere i risultati raggiunti da Libellula.
Puoi semplicemente seguire le storie di monitoraggio civico che il laboratorio diffonderà attraverso i propri canali di comunicazione.

Sito web: libellulalab.it
Mail: info@libellulab.it
Social: @libellulalab

WeBudget!

WeBudget!

WeBudget, il progetto presentato da Parliament Watch Italia in collaborazione con i partner K-Monitor (Ungheria), Ministarstvo prostora (Serbia), WWB (Spagna) e l’Istituto della Finanza Pubblica di Zagabria, è tra i 7 vincitori (su 475 partecipanti) del bando Advocate Europe 2018.

Il progetto (qui disponibile nella versione in inglese presentata per il bando) prevede la realizzazione di una scuola sul bilancio locale che si pone due obiettivi:

  1. favorire la trasparenza del bilancio;
  2. diffondere informazioni e consapevolezza che costituiscano la base per esperienze efficaci di bilancio partecipativo.

I partner di progetto, inoltre, costruiranno uno strumento informatico che permetta una comprensione e un’interpretazione immediata dei numeri contenuti nelle carte di bilancio e che rappresenti il mezzo principale per le campagne di trasparenza, advocacy e co-progettazione previste da WeBudget.

Qui l’inizio della storia. Aggiornamenti a breve!

PWI al Simeto

PWI al Simeto

Il 13 giugno, nell’aula consiliare del Comune di Belpasso, Parliament Watch Italia ha condotto il workshop “Costruire e sostenere la cittadinanza attiva nella cornice dell’Open Government” nell’ambito dei lavori della CoPED Summer School (9-20 giugno, Valle del Simeto), organizzata dalle Università di Boston e di Memphis.

Il workshop ha rappresentato l’occasione per condividere con il movimento partecipativo che da oltre dieci anni anima la valle del fiume Simeto il progetto di monitoraggio civico degli appalti pubblici in fase di sperimentazione a Messina.

A partire da un movimento di mobilitazione popolare contro la costruzione di uno dei termovalorizzatori previsti dalla Regione Siciliana nel 2002, la Valle del Simeto è diventata un luogo di sperimentazione di nuove forme di ricerca-azione partecipata e di collaborazione tra amministratori locali e cittadinanza attiva. Attraverso vari processi partecipativi, si è arrivati, nel 2015, ad una convenzione quadro denominata “Patto di Fiume Simeto” che rappresenta una forma innovativa di governance partecipata per lo sviluppo locale ispirata ai “contratti di fiume”. La convezione è stata sottoscritta da dieci comuni simetini, dall’Università degli Studi di Catania e da una organizzazione ombrello di vari gruppi e associazioni denominata “Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto” (attualmente contiene una quarantina di associazioni).

Nell’ambito della strategia nazionale aree interne il Simeto sta per ricevere 65 milioni di euro divisi in più interventi ricompresi nella logica di questa progettazione partecipata avvenuta col patto di Fiume.  Gli attivisti e i rappresentanti delle associazioni hanno evidenziato la forte preoccupazione che i fondi per il patto di fiume vengano utilizzati in maniera avulsa rispetto alle logiche del “patto di fiume”.

La nostra proposta durante il workshop è stata di attivare forme di monitoraggio civico per garantire il corretto utilizzo di questi fondi. 

Dopo il 14 maggio

Dopo il 14 maggio

Il 14 maggio l’associazione Parliament Watch Italia, in collaborazione con il Comune di Messina, ha organizzato, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, l’incontro “Come l’open government aiuta a migliorare la spesa pubblica” per presentare alla cittadinanza un percorso di riforme sul tema della trasparenza degli appalti. L’iniziativa si inserisce nel contesto più ampio del progetto pilota avviato dal Comune di Messina con cui si promuove un percorso di partecipazione dei cittadini nel monitoraggio della spesa pubblica tramite l’applicazione dei Patti di Integrità, uno dei principali strumenti per prevenire la corruzione negli appalti, oggi adottati dalla Commissione Europea in via sperimentale in undici Stati membri. Il percorso di riforme sarà attuato in stretta collaborazione con i partner internazionali Open Contracting Partnership (OCP) e Banca Europea della Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), con l’obiettivo di adottare in città, per la prima volta in Italia, standard di dati aperti sugli appalti e sistemi di analisi dei dati sperimentati su scala mondiale.

Al termine dell’incontro, Parliament Watch Italia, il Comune di Messina, Open Contracting Partnership e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo hanno concordato un piano d’azione per l’attuazione delle riforme presentate: da un lato la realizzazione di un sistema di e-procurement che consenta la pubblicazione online di tutte le informazioni che riguardano il processo di un appalto; dall’altro la costruzione di percorsi formativi che coinvolgano la cittadinanza in processi di monitoraggio degli appalti a partire dai dati pubblicati. Questi percorsi assumeranno la forma di una “scuola di monitoraggio” che diffonderà consapevolezza su come, quanto e dove si spende in città, fornirà strumenti per segnalare casi di spesa inefficace o a rischio corruttivo e creerà le condizioni per la progettazione partecipata sulla destinazione dei fondi pubblici. Entro l’estate i partner organizzeranno un secondo incontro per presentare gli esiti della sperimentazione avviata.

All’incontro del 14 maggio, insieme a Francesco Saija, co-fondatore di Parliament Watch Italia, agli assessori del Comune di Messina Sergio De Cola e Guido Signorino e al Segretario Generale del Comune, Antonio Le Donne, hanno partecipato Karolis Granickas in rappresentanza di Open Contracting Partnership, Paul Boroday, per la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e, in videoconferenza, il vicepresidente della Regione Sicilia Gaetano Armao che ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per uno standard di pubblicazione di dati in formato aperto anche a livello regionale.