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Eproc4Sicily

Eproc4Sicily

Lo scorso 16 dicembre alle ore 10:30 si è tenuto il primo evento pubblico del progetto eProc4Sicily, sostenuto dall’Unione Europea nella cornice di CEF-Telecom, lo strumento strategico del programma Connecting Europe Facility finanziato dalla Innovation and Network Executive Agency (INEA), con il quale la Commissione punta a facilitare l’interazione tra pubbliche amministrazioni, cittadini e settore privato negli stati membri.
Il progetto ha come capofila Sicilia Digitale e come partner Celeris advisory limited, Gruppo Maggioli, Comune di Messina e Parliament Watch Italia.

L’evento, organizzato dal partner Parliament Watch Italia, ha aperto un percorso che mira al coinvolgimento della società civile nella realizzazione di uno dei tre obiettivi di progetto, la realizzazione del “Registro dei Contratti Pubblici” che diventerà la fonte ufficiale di informazione esposta dal portale di gestione digitale degli appalti della Regione Siciliana.
Il Registro renderà disponibili le informazioni su una gara pubblica in formato Open Data, secondo lo standard europeo dell’eForms. Mettendo così in trasparenza tutte le fasi del processo d’appalto, dalla gara all’aggiudicazione fino al completamento dei lavori.
Il percorso di consultazione dei portatori di interesse del terzo settore e delle competenze diffuse a vario titolo nella “società civile” si rende necessario, nella creazione del registro, per ricevere indicazioni sui dati e le informazioni che sono più necessarie e auspicate per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di controllo della spesa pubblica da parte dei portatori di interesse consultati.

L’eForms è infatti un formulario che ha una parte standard, che l’Europa chiede a tutti gli stati membri, ed una “customizzabile” a livello nazionale, oggetto di un tavolo coordinato da ANAC, a cui verranno portati in forma di documento unitario di richieste dei portatori di interesse i risultati del processo di consultazione.

All’evento erano presenti portatori di interessi e competenze variegate, dal giornalismo al coinvolgimento civico, all’attivismo per la trasparenza, per l’apertura dei dati e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, attivi a livello nazionale, regionale e locale

Nel corso dell’evento introdotto da Francesco Saija, (Parliament Watch Italia), Carmen Ciciriello, esperta di appalti a livello europeo (Celeris advisory ltd.) ha illustrato la struttura degli eForms agli intervenuti, che hanno poi aperto un vivo dibattito chiedendo chiarificazioni e esprimendo i propri commenti a caldo.

I partecipanti verranno ora messi in grado di riflettere sui documenti illustrati e di indicare nel corso del processo i propri desiderata per contribuire alla personalizzazione dello standard e assicurarsi di avere in futuro uno strumento pensato per facilitare il loro lavoro di tutti i giorni e rendere un migliore servizio alle comunità di riferimento, all’interesse civico generale di tutti i coloro vorranno approcciarsi al mondo della spesa pubblica sul proprio territorio e controllarne più da vicino effettività ed efficacia.

A questo link è disponibile la registrazione dell’evento.

Spendiamoli insieme!

Spendiamoli insieme!

Sapete che in Sicilia, dal 2016, una legge regionale mette a disposizione dei Comuni circa 5 milioni di euro all’anno per realizzare progetti proposti dai cittadini? Si tratta del 2% dei fondi regionali che i 390 Comuni Siciliani ricevono ogni anno. Ebbene circa la metà non viene speso e la legge prevede che i Comuni debbano restituire la somma non spesa. Dal 2016 al 2018 quasi 9 milioni di euro sono stati restituiti alla Regione, sprecando così una fondamentale occasione di collaborazione con i cittadini siciliani.

Spendiamoli Insieme - La mappa

Una mappa, a cura dell’associazione Ondata, sull’uso dei fondi per la democrazia partecipata. In rosso i Comuni Siciliani che non spendono le risorse a disposizione

 

Per effettuare, all’interno di Libellula, un’azione di monitoraggio civico e per accendere così una luce sul mancato utilizzo di queste risorse e per proporre modelli efficaci di democrazia partecipata, Parliament Watch Italia ha partecipato alla call lanciata da Civic Europe con il progetto “Sicilian Democracy Funds: let’s spend the unspent!”, che in italiano diventa Spendiamoli Insieme. Il progetto è tra i 19 finanziati in tutta Europa. 

Lo presentiamo, insieme ai nostri partner, il prossimo 30 novembre, alle 15.00, su Google Meet (link: meet.google.com/gvp-nmyy-acg).

Rappresenti un’associazione, sei un cittadino o una cittadina da sempre attento a ciò che accade nel tuo territorio, lavori in un Comune siciliano? Il tuo contributo è fondamentale per rendere “Spendiamoli Insieme” un’azione coinvolgente e funzionante.
Per avere efficacia, infatti, “Spendiamoli Insieme” ha bisogno di punti di riferimento nel territorio che potranno:

1) Collaborare all’azione di monitoraggio civico,  raccogliendo i documenti e le informazioni che servono a costruire una fonte unitaria di informazione sui fondi per la democrazia partecipata in Sicilia. Puoi contribuire facendo la ricerca anche soltanto per il tuo Comune! 
2) Segnalarci storie e inviarci testimonianze sull’uso dei fondi per la democrazia partecipata nel tuo territorio;
3) Diffondere la campagna di sensibilizzazione, promuovere l’azione di advocacy e proporti per sperimentare, nel tuo territorio, il modello di processo partecipativo che “Spendiamoli Insieme” vuole costruire.

Se vuoi capirci di più o se sai già di voler partecipare, appuntamento al 30 novembre per la presentazione di Spendiamoli Insieme!

Patti di Integrità in Sicilia

Patti di Integrità in Sicilia

L’associazione Parliament Watch Italia e il Comune di Palermo organizzano, il 10 luglio a partire dalle 15.30 sulla piattaforma online Google Meet (link: https://meet.google.com/dpu-ibyz-emm), l’incontro “Il monitoraggio civico delle opere pubbliche”. È l’occasione per un aggiornamento rispetto agli impegni presi dal Comune di Palermo, dalla Regione Siciliana e dall’Università di Messina nell’ambito del IV Piano Italiano di Open Government. Nello specifico, le tre pubbliche amministrazioni siciliane si sono impegnate ad attivare Patti di Integrità evoluti in relazione a tre opere pubbliche di particolare valore simbolico e strategico per il loro territorio di riferimento.
Il modello di riferimento per l’azione è il programma pilota della Commissione Europea “Integrity Pacts: civil control mechanism for safeguarding EU funds”.
Il Patto di Integrità è uno strumento che mira a rendere più trasparente il processo di una gara d’appalto. Nell’ambito del Patto, le pubbliche amministrazioni, nel ruolo di stazione appaltante, si impegnano a rendere disponibili tutte le informazioni relative al processo d’appalto ad un organismo di monitoraggio indipendente, che rappresenta la società civile locale. Da parte sua, l’organismo di monitoraggio ha il compito della verifica di queste informazioni e si occupa di aggiornare puntualmente la cittadinanza sull’andamento del processo.

Durante l’incontro i rappresentanti di Comune di Palermo, Regione Siciliana e Università di Messina illustreranno le modalità di attivazione dei tre Patti di Integrità. Le associazioni Parliament Watch Italia e Ondata, invece, presenteranno il contributo che la società civile può dare per garantire la buona riuscita del processo, con l’esempio del laboratorio di monitoraggio civico Libellula, già attivo a Messina.

Ecco l’elenco degli interventi previsti:

Locandina incontro 10 luglio

Messina Comune pilota

Messina Comune pilota

Il Comune di Messina svolgerà il ruolo di soggetto pilota nell’attuazione di due delle trentaquattro azioni previste dal Terzo Piano d’Azione Italiano di Open Government, pubblicato il 20 settembre (http://open.gov.it/terzo-piano-dazione-nazionale/).

Il Piano d’Azione è promosso dal Ministero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione e da un Forum (http://open.gov.it) che riunisce quasi un centinaio di associazioni della società civile e nasce nell’ambito della partecipazione dell’Italia all’iniziativa internazionale Open Government Partnership, lanciata da Barack Obama nel 2011, oggi attiva in 70 nazioni. Open Government Partnership opera con l’obiettivo di assicurare gli impegni dei governi verso i loro cittadini nella promozione della trasparenza, nella lotta alla corruzione, nel sostegno alla collaborazione con la cittadinanza e le associazioni della società civile e nel guidare e promuovere nuove tecnologie per rafforzare la governance pubblica. Da aprile 2016, il Comune di Messina, in partnership con l’associazione Parliament Watch Italia, partecipa al programma pilota di Open Government Partnership per i Governi Locali.

Nell’ambito del Terzo Piano d’Azione Italiano, il Comune interverrà sulle azioni 1 (Agenda Nazionale partecipata per la valorizzazione del patrimonio informativo Pubblico) e 14 (Strategia per la partecipazione). Nell’ambito dell’azione 1 il Comune dovrà proporre soluzioni per accrescere la disponibilità, la fruibilità, le modalità di accesso e di riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni. Nell’ambito dell’azione 14, il Comune dovrà contribuire all’individuazione di una policy nazionale per diffondere e dare solidità metodologica ai processi decisionali partecipati in diversi contesti amministrativi. Il Comune sperimenterà nel ruolo di Ente Locale Pilota i processi che saranno programmati in collaborazione con AGID (Agenda Digitale Italiana), ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e il  Dipartimento della Funzione Pubblica del Ministero. La partecipazione dei cittadini avrà un ruolo decisivo sia nella pianificazione delle azioni a livello centrale, sia nelle scelte del Comune di Messina. Le modalità di questa partecipazione e tutti i dettagli sul Piano d’Azione e sul ruolo del Comune di Messina saranno presto presentati in conferenza stampa.

Messina scopre Albo POP

Messina scopre Albo POP

Da un’idea di Andrea Borruso, tra i creatori di Open Data Sicilia, nasce un sistema che rende più POPolari gli albi pretori della pubblica amministrazione. Albo POP è lo strumento che presto permetterà ai cittadini messinesi di ricevere una notifica per ogni atto caricato nell’albo pretorio del Comune.

Il risultato da ottenere rendendo “POP” l’Albo Pretorio è la pubblicazione dei contenuti dell’Albo su un profilo Facebook, un profilo Twitter e un canale Telegram. I contenuti sono pubblicati in automatico. Per ottenere questo risultato, la chiave di volta è un feed RSS. Un feed RSS è una sorta di lettore automatico di cambiamenti di una pagina web. Ad un cambiamento della pagina dell’Albo Pretorio corrisponde un cambiamento nel feed, che va ad alimentare i canali social. Le pagine degli albi non hanno quasi mai disponibile un feed RSS, che è dunque creato da Andrea Borruso. Utilizzando l’albo POP ogni cittadino potrà selezionare parole chiave per ricevere le informazioni presenti in avvisi pubblici, bandi di concorso, determine dirigenziali, avvisi ed esiti di gare, notifiche, ordinanze del sindaco, pubblicazioni di matrimonio, ecc.

L’adozione di Albo POP è in linea con le politiche di innovazione e Open Government che il Comune di Messina ha recentemente scelto, in collaborazione con l’associazione Parliament Watch Italia. A questo link la delibera del 16 giugno di approvazione e adozione del progetto Albo POP.

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