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È online ufficialmente dal 19 marzo 2021. Ma tanto lavoro – dalla ricerca alla piattaforma, dallo studio ai contatti – è stato necessario prima ancora di metterlo in chiaro. Fatto è che dal momento della pubblicazione, e grazie ad un aggiornamento quotidiano, ha fatto notizia. E continua a farla. È il sito www.spendiamolinsieme.it che presenta i dati e i documenti raccolti dallo staff del progetto “Spendiamoli Insieme” sull’utilizzo dei fondi per la democrazia partecipata in Sicilia dal 2016 ad oggi. Il progetto – nato all’interno delle attività di monitoraggio civico della spesa pubblica del laboratorio “Libellula”, di cui è una sorta di spin off – è diventato presto il punto di riferimento anche per indagini sull’andamento e la qualità dei processi attuati dai Comuni siciliani, cui la legge regionale demanda l’obbligo di spendere una piccola parte del bilancio con il coinvolgimento dei cittadini (da qui la denominazione “democrazia partecipata”). Non per caso, Parliament Watch è stata audita dalla Commissione di monitoraggio dell’attuazione delle leggi regionali dell’Ars.
Dal giugno di quest’anno la “squadra” di “Spendiamoli Insieme” ha fatto un passo ulteriore, costituendo una piccola redazione che ha il compito di produrre notizie e approfondimenti di tipo giornalistico. « Una corretta informazione – spiegano Francesco Saija e Giuseppe D’Avella – è uno dei fattori più importanti per l’efficacia della democrazia partecipata. Oltre ai dati, agli atti e alle notizie che continuiamo a raccogliere e pubblicare nelle pagine dedicate ai 391 Comuni siciliani, aggiungiamo quindi un investimento ulteriore, in termini di impegno e risorse finanziarie, e una nuova responsabilità. Siamo convinti che “far parlare” i dati sia anch’esso un servizio civico irrinunciabile a favore delle comunità. Così cerchiamo di tirar fuori storie e analisi capaci di far riflettere. Ricordiamo però sempre che i dati che pubblichiamo, e sui quali scriviamo approfondimenti, derivano dalle nostre ricerche e siamo felici di accogliere precisazioni, chiarimenti e informazioni che dovessero essere trasmessi dai nostri lettori o dagli enti locali citati negli articoli».
Tanti i temi toccati dagli approfondimenti: dai Comuni che ammettono i minorenni al voto per la democrazia partecipata a quelli che ancora non hanno adottato l’obbligatorio regolamento, dagli enti che rispettano scadenze di legge a quelli che invece fanno un po’ come gli pare, dalle aree d’intervento preferite alle situazioni con partecipazione zero o quasi, fino ai casi-simbolo, da Reitano che per la prima volta attiva i processi nel 2022 a Siracusa che ha deciso di operare in collaborazione con Parliament Watch.
Come i dati, i documenti e le informazioni, anche gli approfondimenti sono costantemente arricchiti di spunti e titoli. Per saperne di più basta cliccare su questo link. Ma si può anche ricevere direttamente al proprio indirizzo email la newsletter periodica. Per iscriversi basta compilare e inviare questo form.